Frattura Metatarso: cosa prevede il protocollo riabilitativo e quali sono i benefici della fisioterapia
Cosa prevede il protocollo riabilitativo in caso di frattura del Metatarso e quali sono i tempi di recupero.
In questo approfondimento ci soffermeremo su un infortunio abbastanza frequente soprattutto tra gli sportivi, ossia la frattura del metatarso, soffermandoci sui benefici della fisioterapia e più in generale sul protocollo riabilitativo.
Cos’è il Metatarso
Partiamo dalle basi: l’osso metatarsale è una delle cinque ossa che si trovano tra le ossa tarsali e le falangi prossimali di ogni dito del piede. L’osso metatarsale divide in corpo, base e testa dell’osso.
Frattura Metatarso: le cause
Per quanto riguarda le cause possiamo distinguere tra trauma e stress; nel primo caso la frattura si verifica a causa di un impatto violento, di una distorsione della caviglia o in seguito ad una caduta, mentre nel secondo caso la frattura si verifica generalmente in soggetti in età avanzata che riprendono l’attività fisica o sportiva in seguito ad un lungo periodo di inattività.
I sintomi
Per quanto riguarda i sintomi, il paziente con frattura del metatarso avverte un forte dolore alla palpazione. Inoltre la zona interessata dalla frattura presenta un evidente gonfiore. In alcuni casi è presente anche un ematoma nella zona interessata.
Frattura del Metatarso: la riabilitazione
Per quanto riguarda la riabilitazione, si predilige generalmente un trattamento conservativo a meno che il paziente non sia un atleta professionista che necessita quindi di un recupero in tempi brevi. In casi standard si procede con l’immobilizzazione con il gesso e poi con un ciclo di fisioterapia. Lo scopo del trattamento è quello di restituire al paziente la piena mobilità dell’arto interessato. In alcuni casi è possibile procedere con il linfodrenaggio, ovviamente da affiancare alla terapia manuale. I benefici sono evidenti: la fisioterapia consente di recuperare la mobilità dell’arto nel minor tempo possibile. Trascurare la fisioterapia potrebbe avere effetti collaterali sulla postura, ad esempio, causando problemi alla schiena e complicando quindi il quadro generale.
L’Idrokinesi per la frattura del metatarso
In caso di frattura del metatarso, l’idrokinesi può rappresentare, a seconda dei casi, uno strumento importante per il recupero. Lavorando in acqua, è possibile lavorare sul movimento dell’arto in modo che il paziente avverta meno dolore, questo perché in acqua i movimenti vengono avvertiti come meno pesanti. L’idrokinesiterapia può risultare utile non solo per la riabilitazione post-operatoria ma anche come trattamento preparatorio all’operazione.
I tempi di recupero
I tempi di recupero si attestano intorno ai sessanta giorni, anche se ovviamente i tempi di recupero dipendono da diversi fattori come ad esempio il tipo di frattura, la localizzazione della frattura e l’età del paziente.