I benefici dell’Idrokinesiterapia per la riabilitazione della spalla
L’idrokinesiterapia rappresenta un valido strumento per la riabilitazione della spalla: quali sono i benefici per il paziente.
Studi recenti hanno evidenziato i benefici dell’Idrokinesiterapia per la riabilitazione della spalla. La svolta in tal senso è arrivata con la scuola di Lione e in particolare da lavoro dell’ortopedico Walch e dal riabilitatore J.P. Liotard, i quali hanno ottenuto risultati sorprendenti nella riabilitazione di pazienti operati alla spalla sfruttando proprio le proprietà dell’acqua.
L’idrokinesiterapia per la riabilitazione della spalla
Lo scopo della terapia è quello di arrivare in tempi brevi ad una mobilizzazione passiva, uno dei problemi principali quando si parla di riabilitazione della spalla in quanto il dolore tende a limitare i movimenti. Lavorando in acqua, invece, è possibile lavorare sulla mobilizzazione passiva sfruttando le proprietà fisiche dell’acqua che consentono di muovere la spalla senza dolore per il paziente. Dal punto di vista pratico, l’acqua annulla quasi del tutto il peso corporeo o almeno del segmento corporeo sul quale si lavora nel corso della riabilitazione e rende quindi più facile il movimento.
Iniziando la terapia già poche settimane dopo l’operazione chirurgica, ad esempio, i tempi di recupero si riducono notevolmente. Inoltre il percorso di riabilitazione sarà meno doloroso per il paziente. Inoltre le manovre effettuate dal fisioterapista saranno meno invadenti in quanto agevolate dalla spinta idrostatica e dalla resistenza idrodinamica.
Il Protocollo Liotard
Nelle prime righe del nostro approfondimento abbiamo fatto riferimento alla scuola di Lione e al lavoro di Walch e Liotard e dell’importanza del loro lavoro per quanto riguarda la riabilitazione in acqua. In particolare, il Protocollo Liotard è una tecnica riabilitativa basata sul recupero prioritario dell’elevazione anteriore nel piano scapolare. Questa tecnica riabilitativa consente di sviluppare adattamenti morfologici e funzionali diversi a seconda della diversa condizione biomeccanica applicata. Il Protocollo si è rivelato particolarmente efficace nel trattamento di pazienti con casi di capsulite adesiva post-operatoria.