Onde d’urto in fisioterapia, quali patologie curano
In fisioterapia, le onde d’urto vengono utilizzate generalmente per il trattamento di calcificazioni ossee e tendinopatie: in cosa consiste il trattamento e quali sono i benefici.
In questo approfondimento ci soffermeremo su una tecnica utilizzata in fisioterapia soprattutto per il trattamento di tendinopatie e calcificazioni ossee, ossia le onde d’urto.
L’uso delle onde d’urto in Fisioterapia
Partiamo come di consueto dalle basi: le onde d’urto sono delle onde acustiche ad alta energia che, come abbiamo visto in precedenza, in fisioterapia sono utilizzate principalmente per il trattamento di tendinopatie e calcificazioni ossee. Le onde d’urto, con un apposito macchinario, agiscono in un punto preciso e possono essere regolate sia per quanto riguarda l’intensità che per quanto riguarda la direzione.
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Quali patologie curano le onde d’urto
Passiamo ora al cuore di questo nostro approfondimento, vedendo alcune delle patologie che possono essere trattate con le onde d’urto:
- Fascite plantare
- Sperone calcaneare
- Tendinopatia calcifica achillea
- Tendinopatia della spalla
- Pubalgia
- Epicondilite
- “Ginocchio del saltatore”.
In cosa consiste la seduta
La seduta ha una durata di circa cinque o dieci minuti (a seconda dei casi) e non richiede alcun tipo di sforzo o attività da parte del paziente. Il fisioterapista, regolate l’intensità e la profondità di azione delle onde, tratta la zona. Un ciclo di cura si conclude dopo tre sedute, ma anche in questo caso molto dipende dal tipo di infortunio e da fattori individuali come l’età e lo stato di salute del paziente. È bene specificare che prima di procedere con il trattamento, il professionista procede con una attenta valutazione e potrebbe richiedere la prescrizione medica e/o di procedere con analisi specifiche, come ad esempio una radiografia della zona da trattare.
I benefici
I benefici del trattamento sono evidenti. Le onde d’urto vanno a stimolare la rigenerazione dei tessuti e garantiscono un rapido sollievo dal dolore. Nella maggior parte dei casi questo tipo di trattamento consente di evitare l’intervento chirurgico. Non solo. L’effetto antinfiammatorio e antidolorifico consente di limitare considerevolmente l’assunzione di farmaci. Un altro vantaggio è che si tratta di una terapia poco invasiva e sostanzialmente priva di effetti collaterali.