Riabilitazione Spalla: il Protocollo Kibler e i benefici della kinesiterapia attiva
Il Protocollo Kibler per la riabilitazione della spalla è un metodo che si basa sulla kinesi attiva e su esercizi di potenziamento: quali sono i benefici.
In questo approfondimento torniamo ad occuparci della riabilitazione della spalla concentrandoci sul Protocollo Kibler, che consente di stabilizzare il cingolo scapolo-omerale.
In cosa consiste il Protocollo Kibler per la riabilitazione della spalla
Il Protocollo Kibler è un metodo conservativo basato sulla kinesi attiva e su esercizi di potenziamento della spalla. Lo scopo del protocollo è quello di stabilizzare il cingolo scapolo-omerale. Si tratta di un metodo che, dati alla mano, si è rivelato particolarmente utile per il recupero dopo infortuni alla spalla.
Cos’è e cosa si intende per kinesi attiva e quali sono le differenze tra kinesi attiva e passiva
Il termine kinesi deriva dal greco e significa movimento. Nel campo della fisioterapia si intende il movimento come cura per arti ed articolazioni. Semplificando il concetto, si tratta di un metodo che utilizza il movimento come strumento di riabilitazione. La tecnica si è ovviamente evoluta nel corso degli anni. Ad oggi è possibile dividere tra kinesi attiva e passiva.
La kinesi passiva consiste nella mobilizzazione di una parte del corpo da parte del fisioterapista senza l’aiuto attivo da parte del paziente; la kinesi attiva, al contrario, consiste nella mobilizzazione di una parte del corpo messa in atto dal paziente senza aiuto da parte del fisioterapista. Nella kinesi attiva, quindi, ad effettuare il movimento è il paziente mentre nella kinesi passiva la mobilizzazione è effettuata dal terapista senza la partecipazione attiva da parte del paziente.
In un percorso di riabilitazione in seguito ad un trauma o ad intervento chirurgico, nella prima fase del trattamento si procede generalmente con la kinesi passiva. Quando le condizioni del paziente diventano stabili, quando il dolore è assente o sotto controllo e quando la mobilità delle articolazioni è quasi completamente ripristinata, si passa alla kinesi attiva.
L’importanza della kinesi attiva per la riabilitazione della spalla
In seguito ad un intervento chirurgico o in seguito ad un lungo periodo di immobilità, nel paziente si verifica una perdita di tono muscolare e della forza che devono necessariamente essere recuperati per ripristinare la massima mobilità della spalla e per consentire il corretto movimento dell’articolazione. Recuperato il tono muscolare, si procede con la kinesi attiva per il pieno recupero della mobilità e dei gesti. Generalmente la kinesiterapia è associata a terapie fisiche strumentali come la Tecarterapia e le Onde d’Urto. Sintetizzando, la kinesiterapia consente di ripristinare i normali movimenti dell’articolazione, di recuperare il tono muscolare, di migliorare la circolazione sanguigna e di sciogliere eventuali tensioni muscolari.