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Rottura del tendine d’Achille: in cosa consiste la riabilitazione

Rottura del tendine d’Achille: in cosa consiste la riabilitazione

In caso di rottura del tendine d’Achille, la riabilitazione dopo l’intervento chirurgico risulta di fondamentale importanza.

La rottura del tendine d’Achille è un infortunio che colpisce in particolar modo gli sportivi ma che, come vedremo nello specifico quando parleremo delle cause, può interessare anche soggetti che non praticano sport. Si tratta di un infortunio grave e debilitante ma, in seguito all’intervento e ad adeguata riabilitazione, è possibile anche tornare a praticare attività sportiva a livello agonistico.

Rottura del tendine d’Achille: le possibili cause

Generalmente la rottura del tendine d’Achille è causata da un trauma, come ad esempio una caduta, o da una costante attività (svolta ad alta intensità) che richiede scatti, salti o corsa; non a caso tra i soggetti più colpiti da questo tipo di infortunio troviamo giocatori di calcio e di basket, due sport che sollecitano e stressano il tendine. Come abbiamo anticipato in apertura, però, la rottura del tendine d’Achille può interessare anche soggetti che non praticano sport in quanto può essere causata ad esempio dalla degenerazione del tessuto, da comorbidità metaboliche (diabete) e dall’obesità.

Il trattamento

In caso di rottura del tendine d’Achille, il trattamento consigliato è quello chirurgico. L’operazione può essere di riparazione o di ricostruzione, a seconda del tipo di infortunio e dall’entità dello stesso. Si tratta comunque di un intervento poco invasivo ma che comporta una degenza moderatamente lunga.

Il recupero. La riabilitazione post-operatoria in seguito a rottura del tendine d’Achille

In seguito all’intervento chirurgico si procede con la riabilitazione. Applicando il protocollo riabilitativo accelerato, destinato solitamente agli sportivi, i quali hanno la necessità di recuperare nel minor tempo possibile, il recupero avviene in 12 settimane circa dall’operazione chirurgica. Ovviamente il tipo di percorso di riabilitazione e i tempi di recupero dipendono da fattori come ad esempio l’entità dell’infortunio, il quadro clinico del paziente, l’età del paziente e le necessità del soggetto.

Il recupero prevede un programma fisioterapeutico di riabilitazione mirato al progressivo recupero dell’ampiezza massima di movimento e della forza del piede, della caviglia e dell’arto. Durante il percorso di recupero, nel caso in cui fosse necessario, si può procedere anche con la crioterapia per contrastare il gonfiore e con l’Idrokinesiterapia.

Il Metodo Fisiomed consiste nel progressivo recupero del ROM e al ritorno alla mobilizzazione del paziente. Il percorso è calibrato in base alle condizioni e alle esigenze del paziente, questo per fare in modo che la riabilitazione sia effettivamente efficace e non invasiva.

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